Filastrocca A Motore
Quelle: Spotify
Poi l'auto fu spinta per l'ultimo tratto di strada da fare
rimase lì ferma e quelli che sanno al vanno a guardare
un tempo lontano aveva portato schiavisti e gerarchi
poi nella vecchiaia restava a giocare coi bimbi nei parchi
nessuno la odiava ma in fondo le stavano tutti alla larga
poi fu trasformata e vecchia rimase soltanto la targa.
La usarono ancora la misero a vendere stoffe ai mercati
salì sopra i monti andò dentro ai fiumi viaggiò in mezzo ai prati
poi perse dei pezzi qualcuno aggiustò quello che si poteva
cambiò ancora mano e giunse in città che la neve cadeva
il nuovo padrone la andava a trovare e poi la puliva
oliava il motore, a volte l'avviava ma non ci saliva.
A volte è importante sapere che conti, che vali qualcosa
ma essere niente è come un marito a cui manca la sposa
e l'auto soffriva ma tutti pensavano fosse contenta
del resto capire è un fatto difficile e a volte spaventa
così chi guardava pensava che è comodo stare in pensione
godere il riposo e farsi servire da tante persone.
Il tempo passava scomparve l'inverno, tornò primavera
e poi un mattino la misero in moto andando alla fiera
e in mezzo alle altre così tra i rottami del tempo già usato
fu preda all'angoscia e desiderò d'esser morta in passato
a sera tornando un camion sbandò la investì sul davanti
strappò quasi tutto, fu il vecchio chassis che salvò gli occupanti
E mentre moriva schiacciata dal peso di quella motrice
sul nastro d'asfalto allora scoprì d'esser quasi felice.
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