Primo Maggio Songtext - Marlene Kuntz

Primo Maggio - Marlene Kuntz

Dunque: quel giorno la catturai al volo
Discendente dall'alto come un soffio ultraterreno
E mi circonfuse di luce in un baleno,
Come un santo, diosanto!, ma dalla testa al suolo.

E mi sembrava di sublimare
O almeno di uscirmene fuori dal normale.
Era davvero come dileguare:
Collegai la spina e tutto diventò speciale.

Ero dentro la mia realtà
Con un senso eccitato di morbida libertà
Ero dentro la mia realtà
E la vita nei pressi era solamente un'entità

Dunque quel giorno mi detti da fare:
Sentivo che dovevo meritare quel dono.
Scrissi e riscrissi mirando all'unisono
Che mi intonasse con il tremito sonoro

Che mi faceva come sublimare
O almeno uscire fuori dal normale;
Che era davvero come un tintinnare
Di scosse gradite e dal ritmo un po' speciale.

Ero dentro la mia realtà
Con un senso eccitato di morbida libertà.
Ero dentro la mia realtà
E la vita nei pressi era solamente un'entità.

Ma il giorno seguente non mi piaceva niente,
Tranne una frase giocosa ed eloquente.

Diceva: "il lavoro debilita l'uomo"
"il lavoro debilita l'uomo"


Video: Primo Maggio von Marlene Kuntz

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